Il Linguaggio del Corpo del Cane

Il modo con cui il cane percepisce il mondo è molto diverso dal nostro: noi siamo abituati ad acquisire informazioni principalmente attraverso il canale visivo e quello auditivo, mentre abbiamo relegato ad un livello di conoscenza inferiore l’olfatto, il gusto ed il tatto; al contrario Fido conosce innanzi tutto attraverso l’olfatto, secondariamente per mezzo della vista e solo in ultima istanza con l’udito.

Ne consegue che anche nella comunicazione il suono riveste un ruolo marginale, mentre assumono un’importanza molto maggiore gli odori e le immagini.

Il cane comunica a livello olfattivo tramite il rilascio di feromoni (attraverso l’urina e le feci, ad esempio) e a livello visivo, tramite manifestazione di posture e movimenti.

Mentre la comunicazione olfattiva è quasi totalmente preclusa all’uomo moderno, che geneticamente ha ereditato un olfatto poco efficiente, l’osservazione dei segnali visivi ci è molto più congeniale e sempre più riveste interesse anche scientifico per la massimizzazione dell’efficacia nella comunicazione di messaggi e meta-messaggi.

A maggior ragione tutte le parti del corpo sono veicolo di informazione per Fido, che infatti è molto più avvezzo a osservare il suo interlocutore piuttosto che ascoltarlo.

Ciò vale anche nei nostri confronti: come dei bravi antropologi i cani ci osservano attentamente e imparano a capire dalle nostre posture se siamo tesi o rilassati, se abbiamo intenzioni amichevoli o minacciose… con il tempo riescono ad assegnare a ciascuno dei nostri comportamenti determinati significati, ad esempio sapranno riconoscere quando stiamo per portarli in passeggiata e quando invece stiamo per uscire da soli senza portarli con noi, quando sta per arrivare un ospite e quando gli stiamo chiedendo di sedersi.

Anche noi possiamo fare lo stesso: possiamo osservare il linguaggio del corpo dei cani e imparare quali posture indicano calma, nervosismo, intenzioni pacifiche o aggressività; possiamo imparare a capire lo stato d’animo del nostro migliore amico e parlargli nella sua stessa lingua.

Che cosa guardare

L’osservazione va fatta su diversi piani:

per prima cosa osserviamo la tensione muscolare: è molto facile riconoscere se i muscoli sono tesi o rilassati e ciò ci fornisce già un’informazione generale sullo stato d’animo del cane. Anche il respiro ci può essere di molto aiuto in questo:

  • un cane rilassato avrà un respiro più lento e ampio;
  • un cane stressato tenderà ad ansimare;
  • un cane molto teso tratterrà il respiro.

Una volta stabilito se il cane è teso, osserviamo dov’è il suo baricentro:

  • proteso in avanti indica una punta (in questo caso spesso viene alzata una zampa anteriore), un’imposizione o una minaccia (messaggio accentuato da zampe posteriori salde sul terreno e ben divaricate);
  • all’indietro indica al contrario paura;
  • ben posato in equilibrio è uno stato neutrale.

Le indicazioni che ci forniscono queste posture sono fondamentali e costituiscono la base per poter interpretare correttamente i sottili segnali inviati dalle altre parti del corpo.

Occhi, bocca, orecchie e coda possono chiarire ulteriormente il messaggio ma commetteremmo un grosso errore a considerare solo uno di questi aspetti trascurando il resto: è l’insieme, la postura che assume il corpo intero a darci un’informazione corretta sul messaggio.

Inoltre, coda e orecchie variano da razza a razza, e queste differenze possono rendere queste parti del corpo meno espressive (è il caso dei cani di tipo Spitz, che hanno morfologicamente la coda innestata sopra la linea del dorso: in questo caso la posizione della coda non può essere considerata veicolo di informazione; allo stesso modo i levrieri hanno naturalmente le orecchie innestate indietro: in questo caso non potremo considerare la posizione delle orecchie nella nostra valutazione!).

La coda

La prima cosa da guardare è la posizione della coda rispetto alla linea del dorso, per poi collegare ad essa il significato dell‘ampiezza dello scodinzolio:

  • coda sotto la linea del dorso indica intenzioni amichevoli (se accompagnata da uno scodinzolio lento e ampio) o sottomissione (quando lo scodinzolio è stretto e rigido);
  • coda sopra la linea del dorso può indicare eccitazione (se accompagnato da uno scodinzolio ampio e veloce), sicurezza di sé in un approccio (quando lo scodinzolio è stretto, fatto generalmente solo con la punta della coda), o un’imposizione (quando la coda è ferma e rigida);
  • coda in mezzo alle gambe è il più tipico segnale di paura e/o di forte disagio.
Le orecchie

Anche qui le differenze tra le razze sono rilevanti, ma è possibile comunque riconoscere uno schema comune.

  • orecchie basse sono accompagnate generalmente da muscoli rilassati e sono indice di intenzioni amichevoli;
  • alte  e spostate in avanti denotano un’attenzione verso qualcosa (un suono, una persona che si avvicina ecc.);
  • rivolte all’indietro possono, a seconda della situazione, indicare uno stato di calma; denotare un cane scocciato (dal comportamento assillante di un suo simile o di fronte al divieto di salire sul suo agognato divano) o confermare uno stato di paura/disagio (se accompagnato da segnali coerenti di baricentro e rigidità muscolare).
Gli occhi

Alcune razze hanno gli occhi molto espressivi e risulta quindi facile dedurre uno sguardo dolce, impaurito, duro o minaccioso; altri cani, avendo il bulbo meno visibile sembrano meno espressivi.

Possiamo notare in ogni caso se il cane ci sta fissando negli occhi: non ci dobbiamo preoccupare se lo fa scodinzolando allegramente seduto di fronte a noi (probabilmente ci sta solo chiedendo il biscotto che abbiamo in tasca), ma se ci fissa immobile, teso, proteso in avanti e trattenendo il respiro, la minaccia è assolutamente palese.

Un altro sguardo da evitare sono i cosiddetti “occhi a uovo sodo”: sempre accompagnati da una posizione tesa, il cane guarda di traverso spalancando bene gli occhi in modo da far vedere quanto più bulbo possibile. Si tratta di un avvertimento e potremmo tradurlo con un “se non la smetti ti mordo”.

Nel linguaggio colloquiale, specialmente il meno forbito, anche noi esseri umani diciamo “sclerare” per dire che abbiamo perso la pazienza… beh, in realtà è un termine scientifico, perchè significa proprio “mostrare la sclera”!

La bocca

Osservare gli angoli della bocca (le commessure) ci può fornire qualche indizio riguardo all’intenzione di un cane che sta ringhiando.

Commessure rivolte in avanti indicano un’intenzione offensiva, al contrario angoli della bocca all’indietro rivelano un’insicurezza che spinge il cane a doversi difendere. Ne deriva che mostrare i denti è il comportamento tipico del cane che ha paura, non del più sicuro di sé ( un cane forte e sicuro non ha nessun bisogno di mostrare aggressività).

Tutto qui? ovviamente no. Quest’articolo vuole essere una base per dare ad ogni proprietario gli strumenti appropriati per cominciare il viaggio della comunicazione con il proprio cane: una volta capito cosa osservare e come, infatti, sta a voi fare pratica e scoprire il significato delle innumerevoli posture che il vostro cane assume nelle più diverse situazioni; comportamenti specifici della razza, se non del singolo individuo, il cui significato non aspetta altro che essere svelato.

Angelica Da Ronco – Educatrice Cinofila